Finalmente la 3rd Space Box arriva in Italia!

3rd Space Box arriva in Italia, dopo il grande entusiasmo e il sostegno raccolto a Londra. The box è un progetto artistico innovativo, la cui missione è quella di riunire forme d'arte nuove e diverse, per poi fonderle e circoscriverle all'interno dello spazio racchiuso di una scatola. Prendendo spunto dalle teorie filosofiche di Bahbha, il "terzo spazio" proposto da NZiria mira a sensibilizzare sulle tematiche ambientali. Attraverso l'utilizzo di materiali di riciclo, 3rd space box sottolinea l'importanza di uno stile di vita sostenibile. Infine, NZiria chiama a raccolta gli artisti – o anche solo coloro che si sentono tali – residenti nel Paese, per la creazione della prossima scatola itinerante.
Non si fermano le novità targate NZiria. L’associazione culturale, dopo il lancio del suo magazine, presenta sul territorio italiano una nuova ed esclusiva creazione: la 3rd Space Box. Una scatola magica che, una volta aperta, racconta centomila storie; sono le storie di ogni artista, che attraverso un oggetto o un’immagine narra un po di sé. Il suo interno è costituito da qualsiasi materiale riciclato (dalla carta alla plastica, dal vetro al legno, fino agli indumenti ), per dare così vita a una creazione unica. La 3rd space box perciò è uno spazio dove l’estro di ciascuno è liberissimo di esprimersi, con il plus di un bassissimo impatto ambientale.
L’ispirazione
L’ispirazione per la 3rd Space Box nasce in ambito filosofico, etico e antropologico. Letteralmente, il “terzo spazio” è un luogo immateriale e astratto, di incontro e ibridizzazione culturale. Questa teoria è stata sviluppata negli anni Novanta da Homi K. Bahbha,filosofo indiano di grande rilevanza, nonché professore all’università di Harvard e una tra le figure di spicco degli studi post-coloniali. Quest’ultimi, si occupano di analizzare l’evoluzione dell’identità sociale, della sociologia, della razza e dell’etnicità dal declino dell’era coloniale in poi.
Bhabha minimizza dunque il concetto discriminatorio di differenza, per massimizzare quello di convergenza. L’impronta storica del colonialismo ha lasciato tracce evidenti nella complessità del nostro presente. Oggi più che mai, nonostante il nostro mondo sia iper-connesso, sono tornati alla ribalta concetti come “frontiera” e “linea di demarcazione”. Nella 3rd space box, il meticciato e la convivenza tra più culture è un punto di contatto e di crescita. Qui si rinnovano legami e significati, si abolisce la forma per fare spazio al contenuto. Si dà dunque più spazio all’arricchimento personale, annullando gerarchie e antagonismi tra dominatori e dominati. Dopo più di vent’anni, le teorie di Bhabha sono oggi più che mai attuali.
La 3rd Space Box Oggi
La primissima 3rd space box è stata presentata dal team NZiria 3rd space box a Londra lo scorso anno, nel quartiere di Greenwich, con il titolo The real art of mind. Questa si è subito imposta come una soluzione diversificata e innovativa per contrastare una tra le più grandi piaghe della nostra società: lo spreco. La creazione nata dal riciclo, “svelata” nella suggestiva cornice del Meridiano di Greenwich, è stata subito accolta e acclamata da visitatori e curiosi. Adesso il progetto si fa più ambizioso: prodotta sempre in Inghilterra, quest’anno la seconda ma questa volta la 3rd space box sbarca in Italia, rivelandosi finalmente al suo pubblico. Dopo mesi di indizi, si scoprirà il luogo e il contenuto – lungamente attesi – dell’installazione itinerante. Noi non vi diciamo nulla, se non il fatto che vi sarà un simbolo due simboli cult della cultura italiana (e partenopea).
Ti senti un creativo? NZiria cerca proprio te, per la realizzazione delle future 3rd space boxes! Per chi è interessato, basta quindi scrivere una mail ad info@nziria.com. Proponi quindi il tuo lavoro, poi lo installeremo all'interno di una scatola, che misura 15x15x15. Questo sarà esclusivo e sarà annunciato sul nostro sito web. Le singole creazioni verranno poi riprese e presentate attraverso un video, montato da un membro dell'associazione. Infine verranno esposte in una mostra, che sarà allestita non appena sarà raggiunto un numero valido di opere, tale da riempire lo spazio che metteremo a disposizione.