Natura Fera: quattro chiacchiere con l’artista di “Requiem for the past”

Natura Fera: a conversation with the ‘Requiem for the past’ artist

Lo scorso marzo, a Pompei, nelle sale dell’ex stazione ferroviaria ottocentesca, si è tenuta la mostra dell’artista Natura Fera, alias Cinza Tammaro. Qualche tempo dopo, il team di Nziria ha raggiunto l’artista per scoprirne di più su di lei, sulla sua vita artistica e sulla mostra che ha riscosso un discreto successo.

natura feraPartiamo dal nome d’arte, di origine chiaramente latina. Quando nasce Natura Fera e perché?

Non ricordo precisamente il momento della scelta in termini temporali. Certamente è stato reso pubblico con il mio percorso accademico in pittura, avviato nel 2016. Ma la scelta del nome ha un'origine più antica: rappresenta un valore fondamentale - e potrei dire decisivo - della mia vita, ovvero essere fedeli alla propria natura al di là del bene e del male e sempre per amore.

La tua ultima mostra, Requiem for the past, è stato un insieme perfetto di musica e pittura. Come da te dichiarato, la natura di questa esposizione ha una matrice nel “symballein” greco. Quali sono state quindi le influenze artistiche e musicali che hanno inciso nel tuo vernissage?

È stata una bella esperienza ed è qualcosa che voglio portare avanti, pur avendo ancora altri semi da piantare. Per chi ha uno spirito creativo a volte è difficile stare dietro a tantissime idee, visioni ed immagini. Ma nel vero artista è lo spirito creativo ad essere sempre più forte, a rendere visibile l' invisibile, e spesso questo è decisivo nella realizzazione di un'opera, di un progetto, o semplicemente di te stesso.

natura fera

Mi piace la fusione delle diverse discipline artistiche come la danza, il cinema, la pittura, e la musica. Se dovessi guardare sia indietro che in avanti al mio percorso formativo mi rendo conto che questa attitudine nel fondere tutte le arti mi ha spinto sempre a non escludere mai nulla. È importante però, in molti casi, lasciare andare strade che hanno esaurito il loro compito per aprirne altre e ricominciare.

About the exhibition, I can say my artistic influences look to the greats of the past. Egon Schiele, Goya, Michelangelo, Daumier, Frida Kahlo, Picasso, the Impressionists, Expressionism. Adding other arts, it is quite natural to realize that a painting with live patterns moves according to different scores so that the choice cannot disregard a set of factors, including time.

Per questa mostra l'ispirazione è stata di matrice impressionista ed espressionista al contempo, a tratti industrial. Tuttavia c'è stato un momento, mentre dipingevo, che il nome di Tiziano mi ha fatto visita: si, tutto ciò ha del bizzarro ma anche del sorprendentemente vero. Forse non tutti sanno che è stato Tiziano, con le sue pennellate rapide ed intense e veloci, ad anticipare quello che poi oggi tutti conosciamo col nome di Impressionismo.

Per quanto riguarda la musica, non potevo non far emergere la mia vena dark-romantica, per cui tutti i miei quadri sono stati accompagnati da brani di Placebo, Joy Division, il mio gruppo preferito The Editors, Depeche Mode, e The Cure. La chiusa è stata decisamente romantica e nostalgica: Ed Sheeran, Ross Copperman con la sua bellissima Hunger e Tom Odell con Another Love.

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Hai dichiarato che la tua “è un arte etica, non morale, il cui centro è anarchico”. Quanta anarchia invece c’è nella tua vita di ogni giorno?

Il termine anarchia, nel corso dei secoli, ha subìto diverse connotazioni negative a causa del suo cattivo uso. Tuttavia l'origine etimologica ci dice che il significato primario è trovare il centro dentro se stessi.
L'anarchia non risponde alla morale, ai pregiudizi, agli "ismi", alla massa. Il suo valore è etico. Non ho la pretesa di cambiare le logiche aritmetiche o la tendenza generale di questa realtà, soprattutto italiana, ipocrita e corrotta fino al midollo. Non mi aspetto, nè ho la pretesa, di essere compresa. So soltanto che la mia strada è la mia strada e non quella di qualcun altro, e che il punto nodale non è il successo in sé, ma chi sei tu. Io non sono un'artista le cui ossa possono essere dislocate come una marionette. Ho qualcosa da offrire. Come ho già detto altrove al mio Demone Salvatore, per amore sempre e per sempre.

 

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