NZiria, smania capricciosa foriera di successi

NZiria, a whimsical eagerness to succeed

NZiria (si) racconta: attraverso una carrellata di ricordi, emozioni e sensazioni, vi portiamo alla scoperta delle sue origini. Uno sguardo al passato per comprendere al meglio l'anima poliedrica del progetto, sempre pronta a reclutare nuovi membri e raccogliere nuove sfide in giro per il mondo.

Quasi diciassette anni di onorato servizio per la promozione artistica e territoriale contraddistinguono l'associazione NZiria. Non male, per un progetto culturale che adesso si è trasformato nel primo social media magazine esistente. E non solo: infatti, l’associazione è attualmente impegnata anche nel settore del beverage con una birra, che mira a connettere persone interessate all'arte, alla musica e all'ambiente.

nziria story blogBisogna tornare indietro nel tempo, esattamente ad una sera di maggio del 2004. Un cielo stellato, foriero di speranze, accarezzava i sogni di alcuni ragazzi originari della provincia di Salerno. Fu allora che decidemmo di fondare un'associazione o.n.l.u.s., con l’obiettivo di dare una svolta culturale al territorio. Attraverso un festival, (che sarebbe diventato di lì a poco un defibrillatore inaspettato, in un contesto di marcato disagio sociale giovanile), l’idea era quella di creare una community, che potesse dare un contributo nuovo a stimoli inascoltati.

La scelta del nome per l'associazione fu condivisa insieme, e nacque dalla bellezza della casualità. Fu un disco degli Almamegretta e in particolare il brano ‘NZIRIA a diventare il nostro leitmotiv mentale. Quel nome era perfetto per la missione e i valori che prefiggono tutt’oggi l'associazione stessa: spronare alla curiosità, alla smania di conoscenza di nuove forme dell'arte e della musica, nonché alla sensibilizzazione per un ambiente sostenibile.

E criature ann pigliat a ‘nziria e suonn: NZIRIA ZOO Festival 

nziria zoo festivalSuccessivamente iniziarono i lavori per individuare una sede e l'organizzazione del festival. L'obiettivo era quello di far conoscere a un pubblico più ampio artisti e band emergenti, prevalentemente della scena rock, provenienti dalla provincia di Salerno fino alla punta dello Stivale. Quel festival così innovativo prese il nome di NZIRIA ZOO. . Il libro ispiratore fu infatti Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino. Il primo slogan dell'associazione è stato Mo Bast! (stop now!), ed immediatamente dopo NZiria Fonte di Vita.  Così facendo, l'associazione si prefiggeva l'obiettivo di contrastare forme di depressione sociale; come? Attraverso la forza della musica rock e la Street Art.

La sede designata del Festival fu alla fine Castel San Giorgio, con tanto di benestare dell'amministrazione comunale. E fu così che la manifestazione fu accolta con molto entusiasmo, tanto dai cittadini quanto dai politici. La nziria, la smania capricciosa ma buona si era impossessata dell’animo di tutti. Il fervore con cui il festival fu accolto faceva ben sperare per il miglioramento della qualità della vita sociale del territorio.

Sogni infranti, ma non perduti

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Purtroppo, il sogno si trasformò in una meteora. Le prime quattro - travagliatissime - edizioni del festival, dal 2004 al 2007, presentarono poco più di 30 band e 10 artisti di street art. Ma furono anni sofferti. Alcuni membri furono tentati di sabotare il progetto associativo; tensioni e incomprensioni ci remarono contro, e le speranze di ricreare un hub culturale che avrebbe dato una possibilità al paese e indotto ad uno sviluppo territoriale sostenibile sembravano infrante definitivamente.

Ma la NZiria che caratterizzava quel festival aveva lasciato comunque un segno nella mente e nell’animo degli organizzatori. Quel fuoco di passione non si era spento. Si decise pertanto di proseguire in maniera indipendente. Organizzammo un format di jam session rock dal nome eloquente, Parenti Serpenti, anche per ammonire quegli atteggiamenti di tradimento verso la bellezza del progetto culturale. E come la stufa a gas nel film di Mario Monicelli, quella jam session fu un vero combustibile per l’avvio della competizione artistica. Bastarono solo dieci serate, tra i bar e le piazze della provincia. E il finale fu davvero esplosivo.

Un nuovo inizio, in tutto il mondo

Il 2012 fu un anno di emigrazione per quasi tutti i membri dell’associazione. Chi in Portogallo, chi in Spagna, chi in Irlanda, chi in Francia, chi in Svizzera, chi in Norvegia, chi in Nord Italia e chi nel Regno Unito. Giovanni Pellegrino, il fondatore, rimase a Londra per 7 anni. La nziria era ancora una fiamma viva.

Credeva fermamente nel progetto e decise di riavviarlo. Nel 2013 dunque si realizzò una business card e viene rifatta la grafica del logo associativo. Il risultato fu una bandiera di impatto, che stampata su una card, è divenuta il nuovo simbolo di appartenenza alla community. Fu distribuita fra vecchi e nuovi soci, sparsi inizialmente tra Londra e Salerno.

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Clicca sull'immagine per conoscere tutti i membri di NZIRIA! Grazie ragazzi per #nziriaeverywhere

 

E via via che i membri aumentavano, la card divenne sempre più oggetto feticcio. Spopolò la foto di questa con i più bei paesaggi del mondo, seguita dall’hashtag #nziriacard.

Anni di sforzi da autodidatta, tentativi e sacrifici hanno portato al risultato attuale della piattaforma così come è oggi. Le ambizioni sono alte, ma siamo ugualmente orgogliosi dei nostri successi, di raccontare la storia di un’impresa italiana per l'arte e l'intrattenimento.

 

Chiara Grasso

 

*Scaricate la vostra foto dalla galleria qui sotto, o postatela sul vostro social network preferito con gli hastags: #nziriastoryblog e #nziria, per aggiungerla alla nostra rete.  Se invece vuoi aggiungere (o togliere) altre foto alla galleria fotografica, manda una mail a info@nziria.com. Oppure, se possiedi altro materiale, come CD, video VHS, locandine o stampe per la costruzione dell'archivio storico, invia tutto a: Associazione NZiria - via Antonino Rescigno N°70 - 84083 - Castel San Giorgio(Sa)-Italia

 

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