Come fare la pizza napoletana? Si può fare anche in padella e alla griglia. Ecco come

La pizza napoletana è uno dei grandi classici della tradizione culinaria italiana e gode di fama internazionale. E se la si volesse riproporre a casa, ricreando la stessa morbidezza? Avete mai pensato a farla in padella e con il grill? Ecco la ricetta (con annesso vino da bere e musica da ascoltare durante l'assaggio).

Si narra che James e Thom Elliot, due fratelli inglesi ormai stanchi della monotonia della vita d'ufficio, decisero di intraprendere un lungo viaggio, che da Londra li portò fino a Reggio Calabria. Ma il loro rientro in patria si compì a bordo di un mezzo speciale: un'Ape Piaggio, un piccolo furgoncino a tre ruote simbolo del design italiano nel mondo.

Fu chiaro fin da subito che, oltre ad essere uno strambo modo di tornare a casa, quello era l’inizio di una nuova straordinaria avventura. Risalendo l'Italia, per i fratelli Elliot furono fondamentali alcune tappe, tra Napoli e Sorrento. Soste necessarie, naturalmente, per acquisire preziose nozioni sulla preparazione della vera pizza napoletana. Così, tornati a Londra e montato un piccolo forno a legna sull'Ape, cominciarono a vendere pizza alla maniera napoletana nei quartieri centrali della capitale del Regno Unito. Neanche a dirlo, fu un successo. La loro notorietà crebbe a dismisura, così come la fama della loro pizza.

La richiesta era sempre più alta, così come la voglia di riprodurre la pizza napoletana in casa. Non avendo però tutti un forno professionale a disposizione ci si è dovuti adattare, anche sperimentando. Dunque, perché non provare una cottura diversa come quella fatta con padella e grill? Eccovi quindi le istruzioni per ricrearne una ad hoc, comodamente a casa nostra.

Ingredienti

Per l'impasto:

•1 kg di Farina OO
•1 g di Lievito di birra fresco
•650 ml di Acqua
•30 g di Sale

Per condire la pizza (classica Margherita)

•Pomodori pelati
•sale q.b.
•Mozzarella fiordilatte
•Basilico q.b.

Preparazione dell’impasto:

Versate l'acqua in un recipiente e sciogliete il lievito di birra. Poi, iniziate ad incorporare la farina poco alla volta. Aggiungete la restante farina solo quando il composto è ben compatto. Impastate sempre nello stesso verso, dal basso verso l'alto, fino a quando la farina finisce. Questa prima fase dura all'incirca 5 minuti.

Dopo, aggiungete il sale e impastate energicamente per altri 5 minuti. Successivamente disponete l'impasto sul banco di lavoro e ripiegatelo su se stesso. Lasciate riposare per 5 minuti con sopra un panno leggermente umido, dopodiché ripiegate l'impasto altre 3 volte. Una volta riposato, disponete l'impasto in un contenitore, ben fasciato da pellicola trasparente. Riponete perciò il contenitore in un luogo con temperatura di 20 gradi, lontano da spifferi, per 18 ore. Quindi dividete l'impasto in parti uguali, in modo da formare dei panetti. Ricopriteli con altra pellicola trasparente, evitando il contatto con l'aria. Lasciate i panetti a riposo per altre 6 ore, sempre a temperatura ambiente.

Adesso, è il momento di preparare la pizza!

Tagliate dunque l'impasto e lavoratelo fino a dargli una forma rotonda e non troppo sottile. Ponete la pizza su una padella antiaderente precedentemente riscaldata a fiamma viva, senza aggiunta di olio alla base, per circa 90 seconds. Nel frattempo, condite la pizza con i pomodori pelati che avrete già schiacciato a mano e conditi con un po’ di sale, olio d’oliva e basilico; aggiungete anche la mozzarella tagliata a cubetti, infine il basilico. Sono i particolari a fare la differenza: per cui, ove è possibile, usate mozzarella fior di latte e lasciate il basilico sotto la mozzarella, per evitare che si bruci. Una volta cotto il fondo, ponete la padella sulla parte alta del forno da cucina, quanto più vicino possibile al grill e si completa la cottura a piacimento. Bon appetit!

Cosa berci su?

Dalle parti di Napoli, la pizza si accompagna a un buon bicchiere di vino. Ed è per questo che vogliamo dirvi due parole due sul GRAGNANO DOC.

«E ti fai dare due litri di Gragnano frizzante, assicurati che sia Gragnano. Tu lo saggi, se è frizzante, lo pigli, se no...desisti!È con queste parole che il fotografo Don Pasquale in Miseria e nobiltà sottolinea l’importanza della scelta del vino.Un frizzante di Gragnano, ovviamente. Un vino che più di quarant'anni anni dopo avrebbe ottenuto la denominazione PENISOLA SORRENTINA DOC, ROSSO FRIZZANTE DI GRAGNANO.

GRAGNANO DOC best matches Neapolitan pizza, baked in a pan and grill, because it is a fusion of Piedirosso and Aglianico. These two grapes represent Campania red wine making tradition. Indeed, Gragnano DOC goes well with different types of dishes, as an evidence of its versatility. So, for this reason, we can say it is the perfect all-round wine: it is floral,soft, fresh and sweet.

La sapidità è associata ad una media struttura e ha effervescenza evanescente. Quindi è un vino perfetto per equilibrare la succulenza della classica pizza in teglia. Ma anche sia quest'ultima cucinata in padella e grill, che nel tradizionale forno a legna.

Perciò, una pizza mangiata "al volo per strada"”, un calice (rigorosamente di limitate dimensioni) di Gragnano DOC ed ecco che lo street-food diventa sinonimo di qualità e tradizione, anche oltremanica.

E la musica?

Tra la succulenza della pizza e l'effervescenza del vino, non può mancare un sottofondo musicale energico, d'impatto, per accompagnare il tutto. L'immediatezza del suono è presto detta se pensiamo ai Rolling Stones.

Nziria Team perciò vi invita all'ascolto del loro ultimo singolo, Living in A Ghost Townche racconta in maniera tanto semplice quanto efficace questi giorni passati in casa durante la quarantena. Il suono deciso si presterà perfettamente al''infornata della vostra pizza napoletana homemade. Perché sarà pure vero che adesso le città sono deserte; ma presto le ripopoleremo. E chissà, magari ci reinventeremo po' tutti pizzaioli, e venderemo pure orgogliosamente per le strade il nostro prodotto d'eccellenza.

Potete ascoltare il brano nella nostra Playlist interattiva su Playlist on Spotify.

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